Carlo Ossola
Il poema di Dante è, prima di tutto, la febbrile fabbrica del De Civitate Dei. La caduta dai cieli, al primo istante della Creazione, dell’angelo ribelle, di Lucifero, crea – nello schianto sulla terra – un’immensa voragine che sarà il pozzo dell’Inferno e, insieme, l’abisso dell’intera storia dell’umanità, ove sono infitti i traditori: di Dio (Lucifero), dell’umanità (Caino), di Cristo (Giuda). [...]