Pannello 9.
Fortuna. Dante nei lager



Testi:
Primo Levi
Peter Weiss
Prigionieri italiani a Osnabruck

Immagine:
Renato Guttuso
Nella versione a stampa la filigrana con il marchio della Società Dantesca Italiana non è presente.
Disponibili anche in lingua inglese
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PRIMO LEVI
Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la mente, ho bisogno che tu capisca:
“Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
Ma per seguir virtute e conoscenza.”

Come se anch’io lo sentissi per la prima volta: come uno squillo di tromba, come la voce di Dio. Per un momento, ho dimenticato chi sono e dove sono. [...]
Peter Weiss
E, dopo aver riconosciuto Lucifero, finita la scalata che, abbracciato a Virgilio, ha compiuto lungo il corpo del mostro, quando improvvisamente rivede sotto di sé il cielo, Dante è assalito da un sentimento che mi ricorda il giorno in cui finì la guerra. [...]
Prigionieri italiani a Osnabruck
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai rinchiuso in un vagone
con molta fame e l’anima contrita
M’eran compagne ahimé tante persone
dalla sfortuna tutte accomunate
a dividere il duolo e la prigione... [...]